Potrebbero chiudersi con l’archiviazione le indagini su Marta Baroni, la transessuale 34enne che fu trovata senza vita lo scorso 24 agosto in un cassonetto di via Torricella. Dopo la richiesta del pm, infatti, ora il gip dovrà decidere se chiudere il fascicolo o ordinare nuove indagini. Di certo restano diversi elementi che fanno riflettere, come il luogo del ritrovamento, l’assenza totale di escoriazioni sul corpo della donna e l’impossibilità di stabilire chi abbia trascorso con lei la notte precedente. Ma anche le presunte minacce di cui Marta avrebbe anche scritto su Facebook nelle settimane precedenti. La morte, secondo i medici, sarebbe dovuta a un mix letale di droghe e a un successivo malore. L’ipotesi più probabile, se così fosse, è che chi era con lei si sia spaventato lasciandola sola negli ultimi istanti, oppure liberandosi successivamente del corpo.
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