“Vogliamo pene esemplari”, il presidente Coldiretti Brescia, Ettore Prandini, invoca la linea dura dopo l’ennesimo episodio di furto in stalla con animali uccisi nella Bassa. L’ultimo caso è avvenuto a Carpenedolo, il 18. I ladri hanno prima messo a soqquadro il magazzino per poi soffocare un vitello di sei mesi nel tentativo di sezionarlo: un piano interrotto da qualche inconveniente. Quindi hanno utilizzato un trattore per cercare di liberare la propria auto rimasta bloccata sul posto, per poi entrare in un’azienda vicina e rubare il furgone con cui si sono dati alla fuga. Il furto precedente era avvenuto a Montichiari. A inizio dicembre infatti i malviventi si erano introdotti in una cascina della frazione San’Apolloni, sottraendo diversi attrezzi da lavoro e gasolio. Ma prima di andarsene hanno anche sgozzato e sezionato una mucca, portandosi via le parti più pregiate dell’animale. Da qui l’appello di Coldiretti, che denuncia un clima di grande preoccupazione tra gli allevatori. I casi di furto con animali uccisi sono almeno tre in poche settimane.
E’ la terza volta in poche settimane che le cascine della zona subiscono furti con animali uccisi. Per questo Coldiretti, per bocca del presidente Ettore Prandini, invoca ora “pene esemplari” per i colpevoli.
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