Fiesse, gente in piazza dopo l’arresto dell’aspirante terrorista. Beccalossi: governo beffa
“Grave e pericolosa. Non può essere definita in altro modo la gestione dell’immigrazione da parte del Governo. Suona come una grandissima beffa constatare che a Fiesse, comune della Bassa bresciana di circa duemila abitanti, dove ieri è stato arrestato un kosovaro con l’accusa di essere molto vicino alle idee dell’Isis, nei giorni scorsi Renzi aveva ‘spedito’ una ventina di profughi. Lo stato di tensione della gente verso queste situazioni è in forte. A testimoniarlo è il fatto che oggi nella piazza del paese si è radunata, con una composta e civile preoccupazione, moltissima gente e che a esprimere solidarietà c’erano anche i sindaci dei Comuni limitrofi”.
Lo afferma l’assessore regionale al Territorio e dirigente di Fratelli d’Italia, Viviana Beccalossi, che nel primo pomeriggio si è recata a Fiesse per esprimere vicinanza al sindaco della cittadina bresciana, Chiara Pillitteri, affrontando con lei i temi dell’immigrazione e della sicurezza. Proprio ieri a Fiesse si è verificato l’arresto del 24enne Kosovaro Gafurr Dibrani con l’accusa di apologia dei delitti di terrorismo jihadista e istigazione a commettere atti di terrorismo, con l’aggravante dell’uso di strumenti informatici.
“In piazza – spiega Viviana Beccalossi – c’erano molte persone e anche i sindaci dei vicini comuni di Bagnolo Mella, Ghedi e Seniga che hanno così voluto civilmente dimostrare come il malessere sia sempre più diffuso. Impossibile separare l’episodio dell’arresto dai temi legati alle politiche sull’immigrazione, che creano problemi non solo nelle grandi città, ma anche nella provincia fatta di piccoli centri dove tutti si conoscono”.