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Rolfi: Polizia locale sul piede di guerra per le promesse non rispettate dalla Loggia

"Le promesse non mantenute e gli insulti prima o poi dovevano portare a questo epilogo". Questo il commento di Fabio Rolfi sulla polemica, anche mediatica, tra il Comune e la Polizia di Brescia. Il vicecapogruppo leghista al Pirellone, già vicesindaco ed assessore comunale alla sicurezza, dichiara: "Erano anni che non si assisteva ad una situazione di scontro di questa portata, con i vigili che minacciano lo stato di agitazione. A rimetterci sarà la Città. Ma era prevedibile, con un sindaco come Del Bono che aveva inaugurato il suo mandato definendo la polizia locale di Brescia ‘un corpo da rieducare’. Se il buongiorno di vede dal mattino…".

"Le giuste rimostranze dei vigili non sono solo un problema di trattamento economico, per un lavoro che qualcuno dimentica di tenere nella giusta considerazione per la sua importanza e peculiarità; c’è una questione di serietà da parte della Giunta, che viene meno. Perché a monte ci sono accordi firmati e non rispettati da questa Amministrazione Comunale, come quello del 13 aprile 2016 riguardante, tra le altre cose, il ripristino della copertura economica per l’estensione previdenziale; le nuove assunzioni sbandierate nei mesi scorsi dal sindaco ed ora rinviate; l’applicazione dei dispositivi di sicurezza per gli agenti come lo spray al peperoncino", ha ricordato Rolfi.

"Alla Polizia Locale di Brescia", continua il consigliere del Carroccio, "sono stati tolti strumenti indispensabili come i telefoni portatili ed è stata limitata l’attività della Polizia Giudiziaria in virtù di una visione ideologica tipica del PD bresciano, che vorrebbe i poliziotti municipali occuparsi solo di circolazione stradale. Tralasciando così le azioni legate al contrasto dell’insicurezza, tema sul quale la nostra polizia locale ha raggiunto una professionalità pari a quella delle altre forze dell’Ordine e che andrebbe valorizzata ed implementata e non gettata via".

"Inoltre", conclude Rolfi, "le carenze di organico nell’epoca Del Bono sono drammaticamente aumentate senza che per questo la Giunta abbia assunto una sola persona; di questo passo vedremo inevitabilmente diminuire i servizi ai cittadini, così come peggioreranno inarrestabilmente le condizioni di lavoro degli agenti. La sicurezza ed il controllo efficace e capillare del territorio di Brescia devono restare invece una priorità e non venire meno per colpa di scelte politiche sbagliate".

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Redazione BsNews.it

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