Metro, la Regione si spacca e boccia i fondi a Brescia. Girelli (Pd): errore grave
Il Consiglio regionale ha bocciato questa mattina l’emendamento all’assestamento di bilancio, presentato dal Consigliere del Pd Gian Antonio Girelli, per introdurre il contributo di funzionamento per la metropolitana di Brescia. Girelli chiedeva di stanziare 4 milioni di euro per il 2016 per sanare l’anomalia dell’assenza, caso unico in Lombardia per infrastrutture del genere, di un finanziamento strutturato sulla base del chilometraggio effettuato e dei viaggiatori trasportati. L’emendamento è stato respinto nonostante il voto favorevole, a titolo personale, di alcuni esponenti della maggioranza.
“Il centrodestra lombardo – dichiara Girelli -, con poche eccezioni, ha deciso di confermare questa palese ingiustizia. È un errore che dovranno spiegare ai cittadini bresciani, che vengono penalizzati senza alcuna ragione rispetto ai cittadini di altre città, Milano in primis.”
L’emendamento è stato bocciato con 39 no e 33 sì: ai consiglieri di Pd, Patto Civico e M5S si sono aggiunti quelli di Fabio Rolfi (LN), Fabio Fanetti e del presidente della commissione mobilità e territorio Alessandro Sala, questi ultimi della Lista Maroni. Negativo, invece, il voto dell’assessore ai trasporti Alessandro Sorte, come quello di tutti gli esponenti di Forza Italia. Non ha votato, poiché in congedo, l’assessore Mauro Parolini.
Sulla questione è intervenuto in serata anche Fabio Rolfi. “Oggi, in Consiglio regionale – si legge nel comunicato – ho votato favorevolmente all’emendamento proposto dal consigliere Girelli (PD), che chiedeva di stanziare 4 milioni per la metropolitana di Brescia. Ritengo che il tema del finanziamento strutturato della nostra metropolitana debba essere risolto in maniera sì graduale, ma in tempi rapidi. Ad oggi, purtroppo, non abbiamo ricevuto nessuna risposta alla richiesta inviata congiuntamente da Comune e Regione al Ministro Delrio, finalizzata ad ottenere finanziamenti aggiuntivi al Trasporto pubblico locale, da destinarsi proprio all’infrastruttura bresciana (tutto il trasporto pubblico in Lombardia costa 1 miliardo e mezzo di euro, a fronte di 800 milioni di trasferimenti statali, la quota restante è compensata dagli sforzi della Regione). Il Governo Renzi snobba Brescia ma ciononostante non rinunceremo a pretendere quanto spetta alla nostra Città; dato il menefreghismo di Roma però occorre trovare in Lombardia le risorse e le modalità per mettere in sicurezza il metrò che, come dimostrano i 18 milioni di disavanzo gestionale, è sovradimensionato rispetto al bacino di utenza. Sono certo che la sua sostenibilità possa essere trovata solo nel combinato disposto tra allargamento della rete e finanziamento alla gestione. Non demordiamo, ci riproveremo a dicembre!”.