Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, ha fatto visita all’Ospedale di Esine, in Valle Camonica. Ad accoglierlo, tra gli altri, il Direttore dell’ ASST Raffaello Stradoni e Maria Beatrice Stasi, Direttore generale dell’Ats della Montagna. Presenti Giambettino Polonioli, Presidente della Conferenza dei sindaci dell’ATS Camuna, e Giacomo Lanzini, Presidente dell’Azienda Territoriale Servizi alla Persona.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati diversi temi: la difficoltà e l’impegno dei dirigenti per adeguare la realtà dei presidi territoriali alle esigenze delle riforma, l’impegno e la fatica per garantire l’assistenza al territorio.
“Abbiamo affrontato il tema del Corso in Infermieristica di Esine, da oltre quarant’anni un fiore all’occhiello per la Valle – ha sottolineato il Presidente Mottinelli – che va assolutamente salvaguardato e ripristinato nella sua autonomia. Le lezioni in chiave “teledidattica”, con il Professore che da Brescia insegna agli studenti in Valle, non valorizza certamente la formazione che ha visto in questi ultimi decenni la sezione di Esine elemento qualificante sia dal punto di vista formativo sia da quello sanitario”.
Il Presidente Mottinelli ha apprezzato il grande impegno dei dirigenti, dei medici e del personale infermieristico per garantire la trasformazione dall’unica ASL regionale con al proprio interno gli ospedali, a un’ASST e alla difficile scelta di un’ ATS Sperimentale della Montagna, “scelta legislativa che non mi convince”.
“In questo contesto è fondamentale la medicina sul territorio – ha proseguito il Presidente Mottinelli – nei presidi territoriali di Cedegolo, Breno, Darfo e Pisogne, con i medici di base e ambulatori come punto di riferimento per le zone di montagna, che permettano di non perdere questo patrimonio di professionalità e competenze che aveva fatto della Valle Camonica un’eccellenza lombarda e un modello di integrazione di medicina tra ospedale e territorio”.
Il Presidente ha ricordato che la Valle Camonica, per peculiarità e conformazione geografica, può certamente chiedere l’autonomia sanitaria che già aveva guadagnato dal 1998, sempre collegata però all’eccellenza sanitaria bresciana, magari come ASST direttamente dipendente dall’Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia.
“I confini delle attuali Province – ha concluso il Presidente – seguono un’unità territoriale, storica e culturale, la cui efficacia ed efficienza, va ben oltre l’ipotesi di una riforma che vede la Valle Camonica unirsi alla Valtellina. Ho avuto l’onore di guidare il territorio nel 1998 per l’ottenimento, contro ogni previsione, dell’autonomia sanitaria camuna, con l.r 15/98: quest’eccellenza ora va salvaguardata”.
Un forte legame dunque con Brescia, senza il quale si rischia di pregiudicare l’organizzazione della salute e dei servizi sociali in Valle, pur riconoscendo la sanità di montagna, ma non senza risorse.
Nel corso dell’incontro, richiesto dal Presidente Mottinelli, si è preso atto, positivamente, della volontà di dare vita a un tavolo di lavoro, con Enti locali e Sociali, per tenere monitorata l’evoluzione dell’Ats, tra criticità e sviluppi.
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