Al termine di un’autentica battaglia combattuta in tutti i settori del campo, l’An Brescia rimane all’asciutto ma esce dall’acqua senz’altro con l’onore delle armi: nella finale della Coppa Italia 2016, la squadra di Sandro Bovo viene superata dalla Pro Recco per 5 a 4 (1-0, 2-1, 1-2, 1-1, i parziali).

 

Contro la squadra da battere per eccellenza, le calottine bresciane partono ancora molto bene in difesa ma con poca efficacia sotto porta. In tutte le fasi di gioco, la corazzata recchelina trova pane per i suoi denti ma, in avanti, i biancocelesti riescono ad essere un po’ più incisivi. Questo almeno fino a metà match, periodo nel quale la pessima percentuale in superiorità (0 su 6), da parte An, fa la differenza. A dirla tutta, la poca precisione del reparto avanzato è da ascrivere anche al fatto di aver dovuto fare i conti con la fastidiosa luce del sole che arrivava da dietro la porta di Tempesti. Grinta, intraprendenza e voglia di provarci a qualsiasi costo, non sono mancati ma, evidentemente, davanti ad avversari del calibro del Recco, non può bastare.

Al cambio di panchine, qualcosa, in fase offensiva, si sblocca e, finalmente, arriva il primo gol con l’uomo in più (Napolitano). Nel prosieguo, la partita rimane avvincente, con i liguri che provano, e riprovano, a fare il break, e il sette di Bovo sempre col coltello fra i denti, assolutamente deciso a dire la propria; tra continue, e grandi, lotte sui due metri, pressing asfissianti, ripartenze, conclusioni dal perimetro, entrate, entrambe le compagini regalano emozioni all’insegna dello spirito agonistico. Nella sostanza, davanti ai pluricampioni, una situazione di equilibrio, rotta solo da un episodio piuttosto fortuito, ovvero la rete di Di Fulvio arrivata su una palla che la difesa biancazzurra, a causa di un equivoco, pensava di aver recuperato.

«La nostra – dichiara coach Bovo – è stata un’ottima prestazione, all’inizio siamo mancati in superiorità, ma, nel complesso, ho avuto tanti segnali positivi, a livello di gruppo e, soprattutto, per quel che riguarda la crescita individuale. È stata una partita avvincente, con una pallanuoto di qualità e con un buon arbitraggio: la mia protesta era fuori luogo».

«Voglio congratularmi con la squadra – queste le parole del presidente Andrea Malchiodi – per questa Final Four giocata ad altissimo livello, con cuore e temperamento».

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Redazione BsNews.it

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