Alberto Cazzani (Confindustria Pavia): Bonometti era un ottimo candidato, ora sosterremo Vacchi
"Grazie al Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana, Marco Bonometti, per l’impegno speso nella sua corsa alla presidenza e per il rinnovamento di Confindustria. Marco era un ottimo candidato". Così il presidente di Confindustria Pavia, Alberto Cazzani, ha commentato la notizia del ritiro dalla corsa presidenziale del collega lombardo. "Alla consultazione con la commissione di designazione, dello scorso 10 marzo 2016, avevo indicato il suo nome, insieme a quello di Alberto Vacchi. Ritirato Bonometti, il sostegno convinto di Pavia va a Vacchi, che interpreta bene il profilo che ho indicato ai saggi, dopo averlo condiviso all’unanimità con il Consiglio direttivo di Confindustria Pavia. Vogliamo una Confindustria che sia leader del cambiamento del Paese, capace di visione strategica, guidata da un Presidente che, per storia personale e imprenditoriale, possa costituire un esempio dei valori di impresa, delle qualità e della propensione all’innovazione del sistema imprenditoriale italiano".
Tre le priorità indicate da Pavia per il programma che i candidati saranno chiamati a presentare al Consiglio generale del 17 marzo: "la politica industriale innanzitutto. Da troppo tempo l’Italia non ha una chiara strategia e un Paese con un forte manifatturiero come il nostro non può non dotarsi di una politica industriale forte. Poi l’attrattività del sistema Paese, da raggiungere attraverso una efficace spending review, adozione costi standard e liberalizzazioni dei servizi, che consentano di liberare risorse per ridurre la tassazione sulle imprese e sul lavoro e per accrescere gli investimenti strategici.Infine la diffusione della cultura di impresa, superando quei pregiudizi antiindustriali che troppo spesso ostacolano i progetti di sviluppo".
A nome di tutti gli imprenditori pavesi, Cazzani ha voluto inoltre "esprimere un forte apprezzamento per l’opera del Presidente Squinzi e di tutta la sua squadra, in anni estremamente difficili per le nostre imprese e per tutto il Paese. L’eredità della Presidenza Squinzi, insieme alla preziosa raccolta di contributi e proposte effettuata dalla commissione di designazione ieri costituiscono il miglior viatico per la definizione di un programma innovativo in cui tutto il sistema confindustriale possa riconoscersi".