Sono in corso in queste ore nella caserma dei carabinieri id piazza Tebaldo Brusato i primi interrogatori dei due operai della fonderia Bozzoli di Marcheno, accusati di concorso in omicidio volontario e distruzione del cadavere. I due, che la sera della scomparsa del titolare Mario Bozzoli erano entrambi di turno insieme a Giuseppe Ghirardini, trovato cadavere dopo una settimana ad un centinaio di chilometri di distanza per cause ancora da accertare, dovranno difendersi dalle accuse di omicidio volontario e distruzione del cadavere.
Ma non sono gli unici. Anche i due nipoti della vittima sono stati iscritti nel registro degli indagati e saranno sentiti nelle prossime ore, probabilmente dal pm titolare del caso, Alberto Rossi.
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