L’hanno battezzata operazione Mille Miglia, perché la persona coinvolta aveva anche partecipato alla corsa più bella del mondo. Ma stavolta le luci della ribalta per lui non sono arrivate grazie alla kermesse bresciana, bensì alle indagini della guardia di finanza di Bologna.
L’uomo – che commerciava in auto e da tempo aveva trasferito la residenza al Principato di Monaco – è stato raggiunto da una misura cautelare per i reati di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in scrittura privata e in atto pubblico.
Nella sua disponibilità sono state trovate 17 autovetture, tra cui due Ferrari “tarocche” (la foto è prelevata da internet e non rappresenta le vetture in questione, ndr) del valore complessivo di 800 mila euro, tre immobili tra i quali due ville con piscina in Lombardia (valore oltre 5 milioni di euro), e una collezione di 246 penne da scrittura (valore di oltre 400 mila euro).
Si stima che l’uomo abbia evaso qualcosa come 96 milioni di euro in cinque anni, dal 2009 al 2014. Con lui sono indagate altre 14 persone.
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