L’amore distorto e malato che legava Elio Cadei e Simona Simonini è sfociato nella morte violenta di lei e nelle parole di lui che davanti al pm afferma con le lacrime agli occhi: “Ho ucciso il mio amore”. Non si tratta di un’ammissione, come è lui stesso a spiegare al giudice, ma “solo quello che ho pensato nel vederla morta”.
La ricostruzione compiuta da Cadei racconta della coppia intenta a bere per tutta la serata di domenica, “fino a sette bottiglie di vino” seguita dall’assunzione di diversi psicofarmaci. Poi il buio. A quanto pare lei voleva altro vino, lui invece voleva solo dormire e da qui sarebbe nata la discussione che ha portato alle botte. Quando si è svegliato Cadei è andato in cucina, dove ha visto le prime tracce di sangue, “accidenti, ci siamo picchiati di nuovo”, ha ammesso al pubblico ministero durante l’interrogatorio. E’ solo quando ha visto il corpo della donna riverso a terra e le ha toccato il polso che si è reso conto della sua morte. Come sia morta però è un punto interrogativo nella sua mente.
di Paolo Pagani* - Ho molto apprezzato l' intervista di Dino Alberti, coordinatore provinciale dei…
>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e…
Non ci sarebbero feriti. Ma sono significative, purtroppo, le conseguenze per la circolazione stradale causate…
Dalla raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti alla fauna selvatica, passando…
>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e…
>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e…