“Dai due pizzaioli assassinati da concorrenti pachistani, passando per il povero pensionato bresciano multato dal Comune perché chiedeva elemosina, fino ad arrivare all’aspirante profugo che spaccia droga di fronte a un oratorio. Questa è l’immagine che sta dando Brescia di se negli ultimi mesi al resto del Paese: una città ingrigita, in piena decadenza, insicura, dove l’ultimo arrivato può approfittare della solidarietà dei bresciani vendendo droga ai ragazzini, proprio mentre i genitori di questi ultimi gli pagano vitto e alloggio." Questo il duro bilancio del vice capogruppo leghista al Pirellone, Fabio Rolfi, sulla situazione sicurezza a Brescia.
“Servirebbe – prosegue Rolfi – un deciso cambio di passo. Occorre maggiore fermezza amministrativa, anche nella gestione dell’immigrazione. Fatti come questi generano disorientamento, oltre che giustificata indignazione. Purtroppo però, chi di dovere si è dimostrato sordo agli appelli della Lega, che aveva messo in guardia dal prendere sottogamba certi fenomeni. Continuando a pontificare accoglienza indiscriminata e ostentando mal celato menefreghismo sul tema della sicurezza – conclude il vice capogruppo leghista – episodi come questi si ripeteranno in continuazione.”
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