Quando si sono trovati difronte i parlamentari bresciani non hanno più taciuto e hanno chiesto loro di poter lavorare in condizioni migliori. Questa in sostanza la richiesta avanzata dai Vigili del Fuoco di Brescia che hanno incontrato una delegazione di politici bresciani di diversi schieramenti – Mario Sberna (Per l’Italia – Cd), Claudio Cominardi (M5S), Stefano Borghesi (Lega Nord), Miriam Cominelli (Pd) Luigi Laquaniti (Pd), Guido Galperti (Pd) Michele Busi (Patto Civico) e Laura Gamba (M5S) – per fare il punto sulla situazione bresciana.
Da qui quattro richieste ben precise per far fronte ad altrettante emergenze: dalla situazione del distaccamento di San Polo attivato con i fondiexpo e che il 31 ottobre rischia di chiudere, ma anche la perenne insufficienza di mezzi e uomini, con 38 capisquadra in meno del previsto e mezzi obsoleti sui quali lavorare, per non parlare della barca ferma sul Garda per mancanza dei mille euro necessari al trattamento antivegetativo.
Ai politici non è restato che prendere atto della situazione e fare alcune promesse: nuove sollecitazioni per l’arrivo di personale qualificato e di due autopompe, le rassicurazioni sul mantenimento del presidio di San Polo e l’assicurazione che la barca tornerà presto operativa sul lago.
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