Caccia, Sala (Gruppo Maroni): il mondo venatorio va semplificato
Ieri, in commissione VIII, si è tenuta la discussione e il voto degli emendamenti sul progetto di legge 252 “Legge di semplificazione 2015- ambito economico, sociale e territoriale”. Gli emendamenti presentati dal consigliere regionale Alessandro Sala riguardavano la mobilità venatoria per quello che concerne la selvaggina migratoria, il numero dei componenti dei comitati di gestione e il recupero della selvaggina acquatica con l’utilizzo del natante con motore fuoribordo.
La discussione si è accesa in particolare sull’emendamento che interessa la mobilità venatoria, in specifico la possibilità del cacciatore di poter usufruire all’interno del pacchetto di dieci giornate la caccia alla migratoria da appostamento temporaneo o/e con l’uso del cane da ferma in tutti gli ATC e CA della regione.
A riguardo ha votato contro il consigliere Lena (lega Nord) mentre si sono astenuti i consiglieri Bianchi (Lega Nord) e Del Gobbo (Nuovo centro Destra). Voto favorevole per i consiglieri Pedrazzini e il bresciano Cavalli( Forza Italia), i consiglieri Fossati e Sala (Maroni Presidente) e per il consigliere Dotti (Fratelli d’Itali). Il voto all’emendamento sulla migratoria è stato bocciato, tutti gli altri sono stai votati positivamente. Voto contrario dal PD e Lista Ambrosoli e Movimento 5 stelle rappresentati dai consiglieri bresciani Tomasi (PD) Busi (Lista Ambrosoli) e Maccabiani (Movimento 5 Stelle).
“ Da tanti anni il mondo venatorio aspetta un cambiamento dal modo politico .” Ha dichiarato Sala, sottolineando: “ Il mondo venatorio è stato penalizzato in questi anni per la chiusura dei roccoli, per il complicato meccanismo dell’utilizzo della banca dati dei richiami imposto da una normativa sempre più restrittiva e complicata e per la possibilità del prelievo in deroga. Mi dispiace assistere a campanilismi politici di fronte a chi come me lavora per la caccia, per la passione e per le tradizioni venatorie e vuole semplificare. Non mi fermo alla decisione della commissione e il 20 ottobre ripresento l’emendamento in consiglio regionale: vedremo chi è veramente a favore della caccia e chi no. Mi auguro che le associazioni venatorie siano presenti in aula consiliare il 20 ottobre per chi vuole semplificare le procedure per poter cacciare con più libertà e meno vessazioni.”
DI SEGUITO TESTO EMENDAMENTO
Testo emendamento presentato da Sala e bocciato:
EMENDAMENTO
Al comma 1 dell’art. 3, dopo la lettera r) aggiungere la seguente lettera: r bis) il comma 2 dell’art. 35 è sostituito dal seguente:
"Fermo restando il numero massimo consentito di giornate di caccia fissato dall’art. 40, comma 13, e il disposto circa l’esclusività della forma di caccia di cui all’art.35, comma 1, il cacciatore iscritto che ha optato per la forma di caccia di cui alle lettere a e c del comma 1 del presente articolo, a partire dalla terza domenica di ottobre di ogni stagione venatoria, può disporre gratuitamente di un pacchetto di dieci giornate fruibili in tutti gli ambiti territoriali o nella zona di minor tutela dei comprensori alpini della regione Lombardia per la caccia alla migratoria esclusivamente da appostamento temporaneo anche con l’uso dei richiami vivi, raggiungibile con il fucile riposto nella custodia. In tutti gli ATC e CA della provincia di residenza e in tutti gli ATC e CA di quelle provincie in cui il cacciatore risulta iscritto almeno in un Ambito Territoriale o Comprensorio Alpino, all’interno del pacchetto delle dieci giornate allo stesso è consentito esercitare la caccia in forma vagante alla sola migratoria anche con l’uso del cane da ferma. “
RELAZIONE
L’ emendamento è una semplificazione in termini di libertà venatoria sul territorio. Si parla di selvaggina migratoria non di stanziale e perciò non si modificano i piani di gestione dell’ ATC o CA per la selvaggina stanziale. La migratoria si caccia in un periodo di non riproduzione della stanziale e perciò non reca disturbo alla stessa.