Il due per mille a un partito politico? A Brescia solo un cittadino su venti ha deciso di donare la sua quota dell’Irpef a una sigla. Eppure il trend è in crescita rispetto agli anni passati. Nel 2014, a livello nazionale, solo 16.518 cittadini, su 41 milioni, lo fecero. Oggi, secondo i dati forniti al Corriere dai Caf Cgil e Acli, i bresciani che hanno girato parte della proprio imposta ai partiti sono stati il 5,76%.
Ma quali sono i partiti che ne hanno beneficiato? Il quotidiano stila la classifica: al primo posto il Pd con il 67% delle donazioni, seguono poi Lega e Sel, mentre Forza Italia si ferma all’1,82%. I dati, comunque, fanno riferimento ai soli modelli 730 (quindi dipendenti e pensionati); la scadenza per il modello Unico è al 30 settembre. Restano fuori dal giro i grillini: il Movimento 5 Stelle non c’è tra i partiti ai quali si può versare il 2 per mille, ritenendolo non un contributo volontario, ma "un finanziamento pubblico camuffato".
Le ragioni per cui questa donazione funziona poco, rileva il Corsera, sono sostanzialmente due: oltre alla disaffezione politica, l’obbligo di dichiarare a quale partito darla, cosa che implica quasi rivelare per chi si vota – fatto notoriamente segreto -.
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