Dopo 15 anni di silenzio i figli ritrattano sulle violenze che avrebbero subito dal padre, condannato a nove anni di carcere e attualmente rinchiuso nel carcere di Sassari.
La vicenda risale a quindici anni fa quando in una famiglia di origini sarde residente a Brescia scoppia il disaccordo tra madre e padre e arrivano le prime denunce nei confronti del genitore.
Quello che avevamo detto io e mio fratello erano tutte invenzioni dettate da quello che mia madre ci raccontava si è sfogato sul Giornale di Brescia il figlio maggiore, oggi 24enne e all’epoca dei fatti solo 12enne – Lei voleva allontanare mio padre e ci faceva dire che lui abusava di noi. Agli atti ci sono solo le dichiarazioni di due bambini e nessunaltra prova contro mio padre ha spiegato il giovane -. Nessuno ci ha mai chiesto di raccontare la nostra verità.
Difficile non credere alla deposizione spontanea di due figli che ammettono di non essere mai stati abusati e, invece, di aver retto il gioco alla madre, tanto che per il legale dei due, il bresciano Massimiliano Battagliola, la clamorosa ritrattazione dei due figli a distanza di 15 anni oggi assume il valore di una nuova prova e per questo chiediamo alla Corte dAppello di Roma la revisione del processo.
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