"Salvatore Brosco ha sbagliato indirizzo. Non è all’hotel Alpino di Sulzano che si deve rivolgere, ma ai Servizi sociali del comune di Brescia, visto che lì risiede". A parlare è il presidente di Legambiente del lago d’Iseo Dario Balotta che, con il circolo locale del cigno verde, da un anno sta accogliendo i 16 profughi ospiti dell’Hotel Alpino.
Balotta sostiene che Brosco potrebbe chiedere ed ottenere uno degli appartamenti vuoti del Comune di Brescia, in Via Diaz 44 dove da oltre un anno le finestre sono chiuse o alla Tintoretto che ne ha vuoti 180. E "potrebbe avere un sostegno temporaneo per mantenere sé e la sua famiglia in attesa di trovarsi un posto di lavoro". Infine commenta l’iniziativa della Lega che per oggi aveva organizzato un presidio per il "caso Brosco" e contro i profughi: "La strumentale manifestazione della Lega Nord è stata persino considerata tale dallo stesso Brosco alla fine del comizio (pagliacciata) svoltosi stamane davanti all’Hotel Alpino".
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