L’Autorizzazione integrata ambientale deve essere rifatta. Questo, in sostanza, quanto stabilito dal Tribunale amministrativo regionale di Brescia in merito all’annosa vicenda legata alla domanda di realizzazione della centrale a Biogas in località Campagnoli a Lonato del Garda. Il Tar ha parzialmente accolto il ricorso dei Comuni di Lonato, Desenzano e Castiglione, seppur stabilisca altresì che il progetto non presenta criticità insormontabili, ma necessita solamente di ulteriori approfondimenti prima di ricevere il via libera.
Spetta ora alla Provincia, che ha 120 giorni a disposizione per esprimersi, stabilire se gli inquinanti diversi dagli ossidi di azoto messi in atmosfera dall’eventuale centrale possano essere dannosi per la salute. Respinti tutti gli altri fattori, le emissioni (a parte l’azoto), il biogas, i rilievi urbanistici. Se da una parte il comitato ambientalista Campagnoli si dice soddisfatto per l’esito del ricorso, altrettanto lo è l’azienda proponente, la Valli Spa, per la quale non è mai morta la speranza di realizzare l’impianto.
(red.)
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