La variante al Pgt sposta il Parco dello sport a Mompiano: più verde e meno cemento
Rigenerazione degli edifici storici, recupero delle ex zone industriali, riuso funzionale degli edifici, capillarizzazione della rete dei trasporti, ampliamento del polmone verde di Mompiano e, ovviamente, rifacimento del Rigamonti. Queste le linee guida della nuova variante al Pgt presentata ieri nel suo complesso dal sindaco Emilio Del Bono, dall’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni, dal presidente di Commissione Aldo Boifava e dal dirigente Gianpiero Ribolla.
Del Bono, difendendo a spada tratta la filosofia della variante, ha detto che per la prima volta dal 1946 un piano urbanistico non si basa su nuovo consumo di suolo. In che modo la Loggia intende perseguire l’obiettivo di evitare una "decrescita" demografica senza per questo consumare terreni e aree verdi? Passando attraverso la rigenerazione di edifici e quartieri, a partire da quello di Mompiano. Non c’è dubbio che le novità più significative della variante riguardino il quartiere dello stadio. In attesa del rifacimento il Comune vorrebbe ampliare, di fatto, il parco Castelli cancellando via Novagani, facendo arrivare il prato sino alle porte del Rigamonti, inglobando la piscina. Verde diventerebbe anche piazzale Vivanti, laddove il Pgt di Paroli avrebbe realizzato nuovi edifici (a cui si sono opposti a suon di raccolte-firme i residenti).
Per quanto riguarda gli edifici storici, la Loggia intende promuovere un utilizzo funzionale dei piani terra, snellendo le procedure burocratiche per ricavarne spazi commerciali o direzionali per gli spazi al di sotto dei 1.500 metri quadrati, ad esempio in via Corsica, viale Piave, via Milano, via Crocifissa di Rosa e via Cremona.
(red.)