Solo tre giorni fa erano 15 i comuni della provincia di Brescia ad avere attivato la procedura di emergenza contro il rischio di rimanere senza acqua, ora sono già passati a 25. L’estate 2015 si sta confermando come la più calda degli ultimi anni (è dal 2003 che non si verificava una tale successione di giorni da bollino rosso, leggi qui la notizia). I problemi che ne derivano non riguardano soltanto la salute e il benessere delle persone che lavorano o che fanno fatica ad affrontare le alte temperature, come gli anziani, ma anche i rifornimenti di acqua.
Attualmente sono 25 i comuni della provincia in stato di pre-allarme per le riserve di acqua, e tutti hanno deciso, su sollecitazione dei gestori delle reti idriche, di emettere un’ordinanza sul consumo calmierato dell’acqua: dalle 7 fino alle 22 (o alle 23) in questi comuni vige il divieto assoluto di utilizzare acqua dell’acquedotto per innaffiare orti e giardini, lavare macchine o riempire piscine. Non si tratta solo di raccomandazioni, i tragressori quasi ovunque sono puniti con una salatissima multa da 500 euro.
Attualmente i comuni, o frazioni di comune, ove è stata emessa l’ordinanza sono: Anfo, Breione, Borno, Desenzano, Gardone Riviera, Gargnano, Monticelli Brusati, Paderno Franciacorta, Paratico, Pisogne, Polaveno, Provaglio d’Iseo, Salò, Soprazzocco di Gavardo, Sulzano, Toscolano Maderno, Travagliato, Tremosine, Treviso Bresciano, Verolavecchia, Villanuova sul Clisi, Zone, Serle, Darfo, Tignale.
(red.)
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