E’ stato fissato a 550mila euro il risarcimento che Effebiesse spa, azienda con sede a Villa Carcina attiva nello stampaggio a caldo, dovrà versare al Comune di Villa Carcina (50mila euro) e all’Azienda Servizi Valtrompia (500mila euro) per la contaminazione dell’acqua. I fatti risalgono al 2001 quando l’Usl durante i controlli nell’area a valle del pozzo Cairoli ha scoperto un focolaio di inquinamento, confermato tre anni più tardi anche da Arpa.
Il Tar si è pronunciato in modo del tutto nuovo rispetto al passato. E’ forse la prima volta che un’azienda viene condannata a pagare il danno ambientale derivante da scarichi illeciti di metalli altamente tossici. Effebiesse spa infatti è versato nelle acque valtrumpline cromo esavalente, altamente cancerogeno e pericoloso per la salute umana.
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