L’avevano rimossa nel 1945 e confinata in uno scantinato ma venerdì la stele commemorativa in bronzo con il bollettino della vittoria fascista e tanto di fasci littori e altri simboli del regine è tornata al suo posto al liceo Calini, in città.
Le polemiche non hanno tardato ad arrivare e, proprio come sta accadendo per la statua del Bigio in piazza Vittoria, ci sono genitori e insegnanti che non hanno apprezzato l’iniziativa del derigente scolastico Nono Mazzarella che però, sul Corsera di Brescia, risponde alle accuse: “Le cose sono spiegate e contestualizzate correttamente, ma il passato non deve essere dimenticato e quella lapide è figlia del suo tempo”.
Nel frattempo però il caso è montato e qualcuno si è rivolto all’Anpi per sapere cosa ne pensa della lapide. Si attende risposta.
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