"A Brescia, città che domani ricorderà i caduti della strage di piazza della Loggia, continuano a esserci morti di serie A e di serie B". Così Viviana Beccalossi commenta la notizia della rimozione della formella che è stata rimossa sul ‘percorso della memoria per le vittime del terrorismo’, che ricordava Sergio Ramelli, studente diciottenne della destra milanese, ucciso 40 anni fa da militanti di estrema sinistra. "Un gesto vile compiuto, nel buio della notte, da codardi che non hanno avuto il coraggio di manifestare pubblicamente le proprie azioni", ricorda l’Assessore commentando questo atto vandalico avvenuto in Contrada Sant’Urbano, dove nel 2012 si è realizzato un percorso composto da 495 formelle in ricordo di altrettante vittime del terrorismo di ogni colore politico.
"A rendere ancor più grave l’accaduto è l’indifferenza della giunta di centrosinistra – aggiunge Viviana Beccalossi – che continua a ignorare scritte sui muri del centro di Brescia che inneggiano proprio all’omicidio di Ramelli o ad altre tragedie che hanno portato alla morte di militanti della destra italiana. In nome della pacificazione e della tolleranza predicata dalla sinistra, il sindaco Emilio Del Bono provveda immediatamente a far cancellare queste scritte ignobili. Se non lo farà lui, io e i militanti di Fratelli d’Italia, pacificamente e armati di pennelli, vernice e buona volontà provvederemo a pulire i muri da quelle frasi vergognose".
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