Sono 2500 le domande di divorzio breve che il Tribunale di Brescia si aspetta. La legge 55, entrata in vigore il 26 maggio, riguarda infatti, oltre alle nuove cause, anche quelle tuttora pendenti. Tra queste ci sarebbero le attuali cause di separazione consensuale: se infatti prima, tra separazione e divorzio, erano necessari tre anni, oggi bastano 12 mesi se la separazione è giudiziale e sei se è consensuale.
Ad essere preoccupata è però la Presidente del Tribunale Adriana Garrammone che, a fronte di queste domande in ascesa, si trova a fare i conti con un organico ridotto. "Senza un potenziamento delle risorse umane – dice la presidente al Corsera – non ci sono margini per aumentare la produttività, che è già al massimo", considerato che la media di procedimenti civili per singolo magistrato a Brescia è di 1084, 40% in più rispetto, ad esempio, a Genova dove la cifra si attesta intorno ai 617 casi. La soluzione, per la Garrammone, sarebbe "sperare nel potenziamento del ricorso alla negoziazione assistita".
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