Dietro una porta chiusa a chiave un anziano disabile segregato in cantina. E’ la drammatica storia di un anziano affetto da una malattia neurodegenerativa che il cognato, custode e amministratore dei suoi beni, teneva nascosto in cantina in condizioni di profondo degrado e disagio. La scoperta è arrivata per caso, in seguito ad alcuni controlli effettuati dai Carabinieri su un soggetto detentore di armi.
L’uomo non sapeva giustificare l’assenza di alcune parti di una vecchia pistola, cosa che ha spinto i militari a cercare in giro per la casa, finché non hanno notato una porta chiusa a chiave dall’esterno. Quando sono entrati la sconvolgente sorpresa di trovarsi faccia e faccia con un anziano vestito solo della biancheria intima che vagava per la stanza e farfugliava tra sé e sé. Tutt’intorno cibo avanzato, escrementi e persino un paio di corde legate al letto per il contenimento. Come se non bastasse di sottofondo la musica ad alto volume per evitare che i vicini di casa sentissero i lamenti.
Il cognato, un 50enne di Carpenedolo, è stato arrestato e il provvedimento è stato convalidato dal Gip che inizialmente aveva disposto la custodia in carcere per poi cambiare idea e, su richiesta del legale del 50enne, disporre gli arresti domiciliari. Per l’anziano disabile, invece, il trasferimento in una struttura protetta.
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