La pianta madre del network terroristico scoperto dalla Polizia era in Sardegna, ma i suoi rami arrivavano fino a Brescia. L’organizzazione criminale, oltre ad avere a disposizione armi e munizioni in grande quantità aveva anche diversi discepoli al seguito disposti a volare fino in Afghanistan e Pakistan per compiere azioni terroristiche e poi tornare in Italia.
A capo dell’organizzazione c’era il dirigente del movimento pietistico Tabligh Eddawa, un imam e formatore coranico che svolgeva la sua propaganda tra Brescia e Bergamo cercando di indottrinare i seguaci e raccogliere fondi presso le comunità pakistane e afhgane residenti in Lombardia e quei soldi venivano spediti illegalmente in Pakistan per foraggiare la guerra jihadista. Dall’indagine della dalla Procura Distrettuale di Cagliari, coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, pè emerso che due membri dell’organizzazione avevano fatto parte della rete di fiancheggiatori che hanno protetto la latitanza dello sceicco Osama Bin Laden.
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