E’ tra i 13 indagati con l’accusa di omicidio colposo per la morte del 21enne Marco Gusmimi, ma il sindaco di Cevo Silvio Citroni si dice senza dubbio favorevole a ricostruire la croce su modello di quella di Job, il cui crollo ha causato la tragedia.
E’ passato esattamente un anno da quel terribile 24 aprile 2014 quando il legno che sosteneva la statua di Cristo, che dominava la Valle Camonica dal dosso dell’Androla, ha ceduto facendo cadere a terra, sullo sfortunato Marco, il peso del manufatto. A pochi giorni dal dissequestro del sito, e con l’inchiesta ancora in corso (leggi la notizia), il primo cittadino interpellato sulle colonne di Bresciaoggi si dice favorevole al riprstino dell’opera, seppur con modalità e accorgimenti diversi: "Se dipendesse da me la ricostruirei esattamente come l´aveva progetta Job, ovviamente con materiali diversi. Sono però consapevole che l´ultima parola spetterà all´Associazione culturale "Croce del Papa", proprietaria del manufatto e dalle proposte che usciranno dal concorso di idee".
Prima di ragionare sul futuro il Comune, ora che il sito è stato dissequestrato, dovrà pagare un perito affinché certifichi la fruibilità in sicurezza del luogo.
(red.)
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