"Niente di più che un disagio, da curare spingendo verso l’eterosessualità". E’ scoppiata una vera e propria bufera su Massimo Gandolfini, primario di Neurochirurgia della Poliambulanza e professore all’Università Cattolica di Brescia.
Intervenuto in un convegno organizzato a Roma dal Comitato Articolo 26, dal titolo "Sapere per educare" (qui la ripresa integrale degli interventi), Gandolfini ha parlato dei suicidi delle persone omosessuali, statisticamente più frequenti. Alcune parti dell’intervento di Gandolfini al convegno sono riportate dal Corriere della Sera: "L’incidenza suicidaria della popolazione gay-friendly è molto superiore e si dice che i suicidi sono maggiori perché la società non è accogliente. Nella misura in cui una persona si sente disagiata verso se stesso, non è poi così facile vivere. Il disagio va affrontato nella prospettiva del supremo interesse del bimbo. Lo scopo dell’educazione non è scoprire l’orientamento sessuale del bambino per poi indirizzarlo da quella parte perché la sua scelta è libera, lo scopo dell’educatore non è quello di correre dietro al disagio identitario ma è quello di cercare di indirizzare verso una coerenza questo disturbo verso il proprio psichismo".
(red.)
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