Si è messo una tuta arancio in stile carcerato americano con la scritta “prigioniero dello Stato”. Salvatore Brosco è tornato questa mattina a far parlare di sé e lo ha fatto posizionandosi davanti al Tribunale di Brescia dove ha messo in scena la sua “nuova” protesta al grido di “Non sono un terrorista e nemmeno un mafioso”.
Non è la prima volta che il signor Salvatore si dedica a gesti eclatanti. E’ già successo tante altre volte. L’ultima qualche settimana fa quando si era lanciato sull’auto del sindaco Emilio Del Bono, ma anche il 25 maggio scorso quando ha mangiato la scheda elettorale al seggio. In passato aveva anche denunciato il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni per aver tagliato la dote scuola. Ora però, in seguito a questa nuova forma di protesta, la Digos di Brescia ha chiesto al Tribunale di emettere una misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di Brosco.
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