Nessuna parola di fronte al magistrato che questa mattina nel carcere di Canton Mombello lo ha interrogato per convalidare o meno il fermo. Alessandro Musini, 50enne operaio unico indiziato per la morte della moglie, Angela Mura, trovata in una pozza di sangue con il cranio sfondato da un colpo di martello, si è avvalso della facoltà di non rispondere e davanti al gip Luca Tringali ha scelto di restare in silenzio.
Il confronto è durato circa 50 minuti nei quali Musini non ha risposto ad una sola domanda posta dal gip. Fino ad oggi l’operaio si era sempre dichiarato innocente, fornendo una versione dei fatti che però non ha convinto gli inquirenti.
Il gip si è riservato la decisione sulla convalida o meno del fermo, che si conoscerà solo nelle prossime ore.
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