"Spese allegre", così le hanno definite i pm milanesi Paolo Filippini e Antonio facendo riferimento ai soldi usati per "cose personali" attingendo dai rimborsi dei gruppi politici in Regione». 64 consiglieri ed ex consiglieri regionali in Regione Lombardia sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di peculatoe tra loro ci sono anche 10 bresciani. Come riporta il Giornale di Brescia a finire nel mirino dei pm sono: Pierluigi Toscani, Monica Rizzi, Enio Moretti e Alessandro Marelli della Lega Nord, Margherita Peroni, Vanni Ligasacchi e Franco Nicoli Cristiani, all’epoca eletti nel Popolo della Libertà, Guido Galperti (Pd) e Gianmarco Quadrini e Mario Scotti dell’Udc. Galperti, al quale la Procura contesta spese di rappresentanza per 3.978,55, ha chiesto la celebrazione del processo con rito abbreviato. Franco Nicoli Cristiani intende invece patteggiare. La "spesa allegra" maggiore, ricorda il quotidiano di via Solferino, sarebbe quella di Gianmarco Quadrini, al tempo capogruppo dell’Udc: 159.881,33 euro, tra ristoranti, bar, libri e rimborsi per il carburante. Poi Margherita Peroni -43.933,05 euro per cene, pranzi, colazioni e l’installazione di un centralino telefonico nel suo ufficio milanese -, Toscani per pasticcerie e ristoranti e gratta e vinci (27.064,05 euro) e Marelli (28 mila circa) che avrebbe inseritoanche gli scontrini della macelleria e gli acquisti fatti in profumeria.
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