Un epilogo di partita segnato da decisioni arbitrali piuttosto discutibili, impedisce all’An Brescia di mettere le mani sul primo trofeo della stagione: a Sori, nella finale della Coppa Italia 2015, il sette di Sandro Bovo cede per 8 a 5 (0-1, 2-2, 3-2, 3-0 i parziali) davanti alla Pro Recco. Lo stesso risultato dell’ultima sfida di Champions League è il frutto di una gara che ha visto l’An non solo tenere testa ai favoritissimi padroni di casa, ma, anzi, per oltre metà match, tenere in scacco la formazione ligure. Per tre tempi, un controllo difensivo molto efficace unito a una grande determinatezza a non sprecare palloni in attacco, consentono a Presciutti e compagni di far soffrire il Recco con tutti i suoi tifosi. Il primo gol della compagine di Igor Milanovic arriva a circa metà del secondo tempo e anche quando capitan Tempesti suona la carica, il team bresciano tiene duro e ribatte colpo su colpo, arrivando all’ultima frazione sul cinque pari. A quel punto, la situazione si sblocca in virtù di un rigore, molto dubbio, fischiato dall’arbitro Caputi e realizzato da Giorgetti. Sotto di una rete, l’An non si scompone e continua a creare grattacapi alla difesa avversaria, ma, un po’per la stanchezza, e un po’ per opinabili scelte dei direttori di gara, il punteggio si allarga a favore della Pro.
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