Il progetto c’era, la firma digitale no. Per questo motivo il Comune di Brescia, che attraverso l’assessorato ai Lavori pubblici ha partecipato a un bando della Regione Lombardia per la riqualificazione di spazi urbani, non potrà ottenere il finanziamento di 42mila euro per la sistemazione del quartiere Chiesanuova.
Eppure, come racconta il Corsera, bastava leggere attentamente i requisiti del bando. “La domanda dev’essere compilata in ogni sua parte e, a pena di inammissibilità alla valutazione, deve essere obbligatoriamente sottoscritta con firma elettronica qualificata o digitale”, recitava il bando. Concetto ribadito anche qualche riga più in là, alla voce esclusione progetti.
Una disattenzione che è costata cara alla Loggia che ieri, con pubblicazione ufficiale sul sito della Regione Lombardia, ha scoperto che il suo progetto è stato respinto con la seguente motivazione: “ È inammissibile in quanto la domanda, la scheda tecnica di progetto e la scheda di descrizione del budget non risultano firmate digitalmente o con firma elettronica qualificata”.
Non resta che il rammarico per aver sprecato un’opportunità importante per il quartiere Chiesanuova. Ma forse una possibilità c’è ancora e arriva proprio dal Pirellone, attraverso l’assessore bresciano alla sicurezza, Simona Bordonali che, dopo aver definito l’errore “grossolano” rivela al Corsera di essere “disposta a vedere i documenti: magari riusciremo a finanziarlo tra qualche mese”.
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