Alla fine del secolo il ghiacciaio dell’Adamello sarà solo, quasi,un ricordo. Uno degli apparati glaciali più vasti delle Alpi italiane, in base alle simulazioni effettuate dall’Università di Brescia, perderà la sua struttura entro il 2090. Per questo si sta creando un tavolo di confronto per evitare che accada, sostenendo, scrive il Corsera, una serie di decisioni politiche ed economiche che pongano un freno alle emissioni di gas serra, mitigando gli impatti sull’ambiente e il ciclo idrologico. Nel 2007, ricorda il quotidiano, la superficie occupata dai ghiacciai adamellini era di 15,61 km quadrati, con una perdita di 17.24 km rispetto al 2003. Anche dal punto di vista idrografico la situazione sta subendo grandi mutamenti: l’apparato glaciale del Mandrone, che alimenta il bacino del fiume Sarca di Genova, sta arretrando ad una velocità compresa tra i 5 e i 20 metri all’anno e lo spessore si sta assottigliando rapidamente.
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