Il giorno dopo le elezioni delle nuove Circoscrizioni del comune di Brescia la Lega Nord, che ha criticato il progetto Fenaroli – Del Bono fin dalla prima bozza presentata in Loggia, conferma il giudizio politico negativo su elezioni che "sono state una vera farsa democratica". L’affondo arriva direttamente dalla Segreteria Provinciale e dal Responsabile Nazionale Lega Lombarda per voce di Paolo Formentini e Stefano Borghesi.
"Essere contenti di una affluenza del dieci per cento la dice lunga sul risultato ottenuto dal Pd – spiegano Formentini e Borghesi -. Quando la Lega aveva sollevato i dubbi sulla legittimità di un voto allargato agli stranieri aveva più che ragione. Il modello di integrazione proposto da Fenaroli e compagni è stato fallimentare come il modello di integrazione che continuano ad esaltare. Se non fossero bastati i soli nove candidati stranieri sui circa trecento, anche tra gli eletti il dato multietnico non lascia dubbi: allargare la base elettorale non è servita al Pd a giustificare tanto clamore fatto sulle circoscrizioni. Un dato politico è altrettanto chiaro: gli immigrati non vogliono integrarsi nè essere partecipi della vita quotidiana della città. Inutile cercare scuse e gridare al successo davanti a dati talmente sconfortanti. La Lega, piuttosto che cercare voti tra gli stranieri come ha fatto Fenaroli utilizzando fondi pubblici di cui dovrà rendere conto al consiglio, vuole far partecipare i bresciani, veri protagonisti della città e della sua vita politica. Le basi su cui vogliamo ricostruire Brescia non possono che prescinde dai cittadini italiani che non devono essere secondi a nessuno. Fenaroli ne tenga conto, visto che il suo modello di città multietnica è stato bocciato dall’indifferenza delle urne".
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