Sarebbe il “concordato in bianco” il piano B al quale starebbe pensando il Brescia calcio per uscire dal pantano in cui è finita la società, che quest’oggi ha preso altri due punti di penalizzazione per non aver pagato entro il 15 dicembre gli stipendi di settembre e ottobre.
Secondo quanto scrive il Giornale di Brescia, infatti il concordato in bianco servirebbe alla società di via Bazoli per prendere tempo, bloccare eventuali azioni dei creditori e evitare il fallimento, consentendo al Brescia di continuare con l’attività sportiva.
Il tempo messo a disposizione dal concordato non è certo eterno, ma dovrebbe servire per elaborare nuove soluzioni. Esistono alcune clausole, però: un professionista terzo che attesti la veridicità dei dati e il piano di rientro e la valutazione del Tribunale, oltre alla presenza di denaro liquido nella casse della società.
Dall’altra parte della matassa, la Loggia sta cercando di contattare gli imprenditori bresciani per capire se esiste una qualche disponibilità ad un impegno, ma nello stesso tempo sta anche lavorando alla Fondazione di partecipazione, azionariato popolare con quote da definire.
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