Il Basso Garda sarà costretto a convivere per sette anni con i mega-cantieri dell’Alta Velocità, che occuperanno tra l’altro centinaia di ettari di terreno coltivato a vite per la produzione di Lugana, Chiaretto, Bardolino e Groppello. Sacrifici necessari sull’altare dell’economia, della velocità dei trasferimenti e del turismo, secondo molti, peccato che almeno per il turismo le cose non stiano esattamente così. Pare infatti, secondo quanto riportato sulle colonne del quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane, che a partire dal 2022 le tratte delle Freccie (Rossa e Bianca) che faranno scalo a Desenzano o Peschiera scenderanno a 6, 3 in direzione Milano e 3 in direzione Verona. Di contro aumenteranno parecchio le fermate dei treni regionali, più economici ma più lenti.
La situazione attuale vede la fermata a Desenzano di ben 23 treni veloci provenienti da Milano e 24 da Verona. Un primo step della rimodulazione delle corse veloci si avrà già nel 2016, quando i passaggi a Desenzano di Frecciabianca e Frecciarossa scenderanno a 5 da Milano e 5 da Verona.
(a.c.)
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