Somatotropina negli allevamenti della bassa bresciana. Questa sarebbe la rivelazione di un veterinario bresciano che, rimanendo nell’anonimato, ha deciso di parlare al Corriere della Sera. Una denuncia pesante anche perché si tratta di un ormone vietato in tutta Europa perché dannoso alla salute, che però viene usato perché aumenta del 20 per cento la produzione di latte di una vacca. Ma il latte bresciano ha la reputazione di essere eccezionale e super controllato, fatto al quale il medico dà conferma, sottolineando che, però, "negli esami standard non viene fatto quello per la somatotropina. Sono esami troppo complessi".
Secondo il veterinario il pericolo, nonostante le recenti operazioni dei Nas coordinate dal magistrato bresciano Ambrogio Cassiani che hanno portato al sequestro di 16 allevamenti in nove diverse province, a togliere dal commercio 80mila litri di latte, a denunciare 26 persone e ad arrestare un veterinario bresciano, non è stato debellato. "Non è facile trovare prove dell’utilizzo di somatotropina – dice il veterinario al Corsera-. Basta una puntura ogni due settimane e, come ho già detto, per rintracciare la presenza nel latte servono esami specifici". E aggiunge che dietro tutto c’è la mano della criminalità organizzata: le siringhe sarebbero importate dall’Est Europa, dalla Romania, e dalla Corea.
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