Raccolta differenziata, Lega Nord: “La calotta è il meglio per Brescia”

(E. Bentivoglio) – La differenziata è un argomento “caldo” per Brescia. Il Comune di Brescia non ha ancora scelto quale metodo adottare per raggiungere l’obiettivo del 65% dettato dalla Regione Lombardia, ma la Lega Nord ha già le idee chiare e sarebbe già soddisfatta di arrivare al 60 pernto. “Il metodo più adatto per noi è la calotta – ha annunciato il capogruppo della Lega in Loggia, Nicola Gallizioli – da installare su tutti i cassonetti e da gestire attraverso la Omnibus card già in dotazione a tutti i cittadini bresciani”.

In che modo? “Per ogni residenza si avrà una Omnibus card per cittadino sulla quale annualmente si caricheranno un certo numero di conferimenti che verranno prepagati attraverso la Tares – ha spiegato –. Ogni apertura in più sarà a pagamento, così come ogni apertura in meno ridurrà la Tares se la città o anche il singolo quartiere dimostrerà di raggiungere l’obiettivo comune di aumento dei rifiuti differenziati”. Insomma, sconti per i virtuosi e più tasse per i meno.

Non che il Carroccio sia “contrario al sistema Porta a Porta – ha sottolineato Massimo Tacconi – ma nella realtà di Brescia sarebbe troppo dispendioso e rischieremmo, specie nei quartieri più popolati (San Polo, via Crocifissa di Rosa, via Veneto o Porta Trento) di trovare intere vie minate da bidoncini e sacchetti dell’immondizia, con tutta la bruttura estetica che comporterebbe”.

I motivi che hanno spinto la Lega a preferire la soluzione della calotta sono molteplici e riguardano tanto “una più puntuale tassazione, nella logica del ‘chi più produce più paga’” quanto una diminuzione economia del servizio “grazie all’abbattimento della manodopera necessaria nel porta a porta con il solo utilizzo, invece, dell’autista del camion”. Ma non solo. “I cittadini potranno mantenere le proprie comodità di conferimento, senza giorni e orari prefissati – continua Pierraul Francesconi – e la carta multiservizi del Comune sarà l’unica chiave di apertura per il conferimento, impedendo così che i residenti dei comuni limitrofi possano continuare a buttare la loro immondizia in città”.

A ciò si aggiunge un ulteriore vantaggio secondo i leghisti, vale a dire “evitare il danno usurante per i lavoratori del porta a porta che già lamentano problemi nel continuo alzare e svuotare sacchetti e bidoni”. Ai vantaggi si unisce però anche qualche svantaggio, in particolare: “La qualità della differenziata, che certamente è più alta adottando il sistema porta a porta”, ammette Gallizioli, a cui potrebbe aggiungersi anche la difficoltà, almeno iniziale, dei cittadini più anziani nel capire dove e come conferire i rifiuti usando la tessera per aprire la calotta. “Per quello servirà una campagna di informazione chiara e puntuale, oltre che dei controlli più rigidi da parte di chi dovrà far rispettare le norme, previa una sanzione come avviene già a Milano”, conclude Francesconi.

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Redazione BsNews.it

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