Fermati sabato pomeriggio dai carabinieri di Verolanuova tre bulgari sospettati di essere gli artefici di una truffa legata alla vendita di monili d’oro falsi. I malviventi fingevano di essere rimasti con il serbatoio dell’auto a secco e di non avere con sé contanti. Proponevano poi alla vittima l’acquisto di un bracciale o di una catenina d’oro a prezzo scontatissimo per recuperare il denaro “necessario”. Peccato però che gli oggetti venduti non avevano alcun valore. I “venditori” viaggiavano su un’auto con targa bulgara: le prime truffe sono state effettuate a Gussago, Rezzato e nella Bassa Bresciana (episodi sono stati segnalati a Ghedi e a Manerbio). Le vittime hanno tirato fuori qualche centinaia di euro per bigiotteria di basso livello, non tutti i colpi però sono andati a segno: qualcuno si è accorto subito dell’imbroglio. I tre fermati sono stati identificati dai carabinieri, grazie anche alle descrizioni fatte dai compratori. Nessuna prova concreta contro di loro, le indagini sono ancora in corso.
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