“Dopo che la legge nazionale ha dichiarato la nutria specie nociva, alla pari dei ratti, non dobbiamo più perdere tempo: va fatta una legge regionale ad hoc che ci permetta di partire immediatamente con i piani di eradicazione”. Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd, non ha dubbi sull’urgenza di intervenire per arginare il fenomeno della diffusione delle nutrie anche nella provincia bresciana, invitata a un Gruppo di lavoro che si terrà la prossima settimana a Milano.

Proprio oggi, mercoledì 24 settembre 2014, in VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, si è parlato di come proseguire negli interventi dopo la modifica della legge nazionale in materia, mentre si stava discutendo di un progetto di legge regionale sul fenomeno.

“I dirigenti dell’assessorato all’Agricoltura hanno reso note le stime sulla diffusione di questi dannosissimi roditori – fa sapere Girelli –. Ebbene, nei territori dove sono presenti, che rappresentano un quarto di quello lombardo, sembra ce ne siano tra i 2,5 e 3,5 milioni. La provincia di Cremona ne ha stimate 1 milione solo sulla sua area e se pensiamo che nel 2013 è riuscita ad abbatterne 15mila, capiamo subito la portata e la gravità del fenomeno”.

I danni sono stati riconosciuti da tutti, consiglieri e tecnici della Regione: “A rischio sono le colture, i corsi d’acqua, gli argini. Ma è anche una faccenda di ordine sanitario, secondo noi – insiste Girelli –: la condizione delle strade in queste province è al limite dell’igiene, per la quantità di carcasse di animali schiacciati dai mezzi che vi circolano. E alcune ciclabili o strade secondarie non vengono più utilizzate perché i cittadini hanno paura delle nutrie, le quali sono arrivate fino nei centri storici delle città della bassa”.

Ecco perché, secondo il consigliere Pd, “non bisogna tergiversare: se la legge nazionale ha reso superate le norme vigenti in regione, queste vanno modificate con nuove regole. Si tratta di un’emergenza”.Dunque, già nella prossima riunione di Commissione, mercoledì prossimo, si terrà un gruppo di lavoro aperto ai tecnici dell’assessorato all’Agricoltura, ma anche alla Sanità con le province più colpite che sono quelle di Mantova, Cremona e Brescia.

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Redazione BsNews.it

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