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Omicidio di Daniela, forse il marito tunisino aveva premeditato tutto

Il tempo che passa trasforma la tristezza in rabbia. A distanza di un giorno dal terribile omicidio di Daniela Bani, scoperto lunedì sera a Palazzolo sull’Oglio, emergono importanti particolari che gettano fosche ombre sul marito della vittima, il tunisino di 37 anni Chaanbi Mootaz, tutt’ora irreperibile.  

Innanzitutto è stata ricostruita con più precisione la scena del crimine. La giovane madre 30enne è stata trovata nel suo appartamento, al civico 45 di via Malogno, dal padre. Il suo corpo era adagiato sul letto matrimoniale, con i vestiti lacerati aperti sull’addome dilaniato da venti coltellate inflitte con una lama da almeno dieci centimetri di lunghezza. Confermato l’orario in cui è avvenuto l’assassinio, durante l’ora di pranzo (la tavola è stata trovata ancora imbandita, con i pasti consumati solo a metà). 

Il marito di Daniela (sono sposati da sette anni) è irreperibile e secondo l’ipotesi più accreditata, che sarebbe stata confermata da una telefonata ricevuta dal padre della vittima, si troverebbe all’estero, a Tunisi. Secondo quanto trapelato dagli investigatori l’uomo, attualmente disoccupato, finito agli arresti dopo un episodio di spaccio di stupefacenti, avrebbe premeditato l’omicidio ed acquistato un biglietto di sola andata da Malpensa a Tunisi per il giorno di lunedì alle ore 17.

Gli ultimi mesi per la coppia sono stati difficili, e movimentati da diversi litigi. Anche per questo Daniela, ex dipendente di una ditta di pulizie, forse stava pensando di lasciare il marito, ed aveva preso in affitto un appartamento vicino a quello dei genitori.

Drammatico il racconto della telefonata, ricevuta lunedì sera, dal padre della vittima sul quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane: «Quando è arrivata la telefonata dalla Tunisia intorno alle 20,30 ho avuto paura, e avevo ragione: era stata uccisa. Chaanbi mi ha chiesto di andare a prendere i bambini da un amico, ma di non portarli nella loro casa. Mio figlio gli ha domandato perché, e lui ha risposto che Daniela era morta sul letto in camera. Non volevo crederci. Ho chiamato il proprietario dell’appartamento, che si trova al terzo piano, ci sono andato con mio figlio Roberto, senza far capire nulla ai bambini, che continuavano a chiedere della mamma».
(a.c.)

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Redazione BsNews.it

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