Si torna dalla sede della UEFA a Nyon con un umore non certo dei migliori. Crudele la sorte che si abbatte sul Brescia, "la pallina viola" infatti ha contenuto forse la peggiore delle sorprese: il Lione. La squadra del presidente Paul Piemontese, annovera tra le sue fila alcune tra le migliori giocatrici del mondo: Renard, Recib, Schelin e Le Sommer su tutte. Sfida dunque proibitiva, ma che nasconde sotto il velo di difficoltà un viso non troppo corrucciato. Le leonesse partono con gli sfavori del pronostico e questo dato non è da considerarsi per forza un male, anzi, sarà possibile affrontare la gara con la mente libera e la sola voglia di giocarsela contro le più forti. Affrontare una formazione così importante non può far altro che dare lustro non solo alle nostre atlete ma anche al club, già rincorso da canali mediatici internazionali.
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