Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale interviene sulla questione dell’accoglienza dei profughi a Brescia, sottolineando come Brescia si sia già troppo impegnata sulla questione e che un ulteriore arrivo potrebbe provocare " rischi sanitari e di sicurezza".
DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale esprimono il proprio disappunto e una viva preoccupazione per i rischi sanitari e di sicurezza legati al nuovo, prossimo arrivo dei profughi nella nostra provincia.
In questi anni il nostro territorio ha già dato molto in termini d’accoglienza: lo dimostra il fatto che Brescia è la prima città d’Italia per percentuale d’immigrati (in certi casi addirittura in rapporto di uno a cinque rispetto ai residenti). Senza contare che a Brescia oltre 36000 stranieri registrati, va aggiunto il numero delle presenze straniere irregolari facendo salire vertiginosamente il numero di extracomunitari sul nostro territorio.
Apprendiamo dagli organi di stampa che, dei 357 posti individuati, ben 305 si riferiscono a Comuni come San Felice, Azzano Mella, Darfo, Calvagese o la stesso capoluogo, senza contare Montichiari: che dovrebbe mettere a disposizione dei profughi ben 200 posti presso la caserma Serina. E i nostri anziani? I giovani disoccupati? Le fasce socialmente più deboli? Ma non solo: chi decide chi meriti lo status di profugo, con tutti i vantaggi del caso e nessun onere o dovere? Chi sceglie per noi italiani di dimenticarsi dei diritti dei vicini per beneficiarne i lontani? Chi scarica sui Comuni, già vessati da mille problemi, anche quello dell’immigrazione? Ma soprattutto cosa sta facendo il governo per la nostra salute visto il propagarsi di malattie infettive una su tutte l’Ebola?
Forse chi, dalle proprie torri d’avorio, vuol fare bella figura con un’Europa lontana e disinteressata dal problema e dalle reali necessità della popolazione residente, piegata dalla crisi e vessata da ingiustizie ed incoerenze.
FDI-AN Brescia non ci sta! Per questo darà vita ad una raccolta firme da consegnare al Prefetto a dimostrazione del vero pensiero dei sui concittadini, della loro contrarietà all’operazione “Mare Nostrum” come la reiterata accoglienza di sedicenti profughi sul territorio bresciano. Questo non per una mancanza di sensibilità nei confronti di popolazioni bisognose (l’italiano, è bene ricordarlo, è sempre in prima linea nell’aiutare il prossimo), ma piuttosto per non alimentare una sorta di guerra tra poveri: perché gli oltre 4.000.000 Italiani che oggi vivono sotto la soglia di povertà non si vedano defraudati dei propri diritti sociali a causa di un Governo incapace di gestire o prendere una posizione riguardo l’immigrazione.
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