"L’ennesima proposta di Enel di accorpare la sede di Breno a Brescia lascerebbe in Valle solo 30 dipendenti per soddisfare le esigenze di oltre 110 mila utenze, per mantenere 3000 km di linee media e bassa tensione e più di 1100 cabine di trasformazione". A dichiararlo è il deputato della Lega Nord Davide Caparini, che ricorda come "in questi anni siamo sempre riusciti a bloccare questi tentativi di chiusura. Ora i nuovi vertici nominati da Renzi presentano un piano che è una vera mannaia sulle speranze di sviluppo della Valle".
Il 4 settembre è in programma, in IV Commissione attività produttive di Regione Lombardia e su richiesta della Lega Nord, l’audizione dei responsabili di Enel Breno e relative parti sociali della Valle Camonica. Intanto l’onorevole bresciano ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dello sviluppo economico, l’"unico che può intervenire per evitare questo scempio". "Il sistema elettrico camuno – ricorda Caparini – è fondamentale per l’assetto energetico del Paese e necessita quindi della presenza continua e costante di personale qualificato".
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