Dagli 0,6 centesimi procapite di Caserta ai 170,5 euro per ogni singolo cittadino patentato di Milano. Questo l’incredibile range nazionale della spesa per contravvenzioni nelle città italiane. Nell’annuale classifica stilata da Il Sole 24 Ore Brescia si colloca ai vertici occupando l’undicesimo posto, con una spesa media procapite pari a 99,5 euro.
Divieti di sosta, parchimetro insufficiente, eccesso di velocità, passaggi col rosso al semaforo: tutto concorre alla stesura della classifica del quotidiano di Confindustria, che per il 2013 ha registrato per Brescia una raccolta complessiva di 12milioni e 68mila euro (12° posto a livello nazionale).
Ovunque, tranne che a Milano, nei primi mesi del 2014 c’è stata una flessione nelle entrate ai comuni per multe, complice lo stop alla riscossione (terminato il 16 giugno) imposto dalla sanatoria delle vecchie cartelle. Inoltre non si deve dimenticare la diminuzione del traffico a causa della crisi: secondo l’ultimo rapporto Isfort-Hermes, presentato qualche settimana fa dall’Asstra, l’associazione che raccoglie le imprese del trasporto pubblico locale, nel 2013 le auto private si sono mosse il 4,1% in più rispetto all’anno prima, ma a confronto con il 2008 le strade restano assai più sgombre con addirittura il -16,1% in meno di veicoli circolanti.
(a.c.)
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