Bigio sì o Bigio no? Deciderà la commissione della Loggia entro l’estate
Un gruppo, ristretto, composto da saggi indipendenti, figure autorevoli con riconosciute competenze e sensibilità storiche, artistiche e culturali. Questi i profili delle persone che faranno parte della commissione chiamata dalla Loggia ad esprimersi sul ritorno o meno del Bigio, la statua "Era Fascista" di Arturo Dazzi.
A confermare la decisione della Loggia, ed anche il suo personale coinvolgimento in qualità di saggio, il gallerista e neo presidente della Fondazione Brescia Musei, Massimo Minini, sulle colonne di Bresciaoggi dove dice: «Essendo da poco diventato, senza meriti particolari, presidente della Fondazione Brescia Musei, farò probabilmente parte della commissione sul Bigio che il sindaco intende insediare. Ragion per cui non rilascio dichiarazioni, per non influenzare discussioni non ancora incominciate». Sul perpetuo dibattito circa il Bigio: «Dimostra che la città è in grado di reagire non solo emozionalmente, ma anche con senso critico. Io stesso non so darmi una risposta precisa. Non vorrei che il suo ritorno scatenasse una rivolta popolare e mi piacerebbe che una decisione in questo senso unisse, invece di dividere».L’ultima battuta è per le tempistiche della nomina della commissione: «La commissione potrebbe essere insediata in tempi brevi, entro fine mese, ed essere composta da pochi membri».
I compiti della commissione che dovrà insediarsi saranno più consultivi che decisionali: ai saggi insomma non verrà chiesto di decidere ma solo di esprimersi sull’eventualità del ripristino architettonicamente e storicamente filologico della piazza. E, più di tutto, capire l’eventuale reazione della città.
(a.c.)