No al ritorno del Bigio in piazza Vittoria e alle soluzioni prospettate dalla Loggia. A dirlo, con una nota, è l’Anpi di Brescia che “esprime totale contrarietà nel merito e nel metodo che si intenderebbe adottare per risolvere questo annoso problema” e “ricorda che l’Era Fascista, al di là di ogni mera valutazione estetica, rappresenta il simbolo di un regime sconfitto dalla Storia, che offende la coscienza antifascista di una città medaglia d’argento per la Resistenza e già tragicamente colpita dal terrorismo nero il 28 maggio 1974”.
Inoltre l’associazione degli ex partigiani “rileva come la mancata adeguata collocazione dell’opera dazziana continui ad alimentare stucchevoli polemiche da parte di interessi politici ben precisi e come sia oggettivamente divisoria dell’opinione pubblica” e “dichiara per l’ennesima volta la propria recisa opposizione ad ogni collocazione del manufatto in piazza della Vittoria, come anche ad una sua altra destinazione che ne faccia il polo di uno squallido turismo nostalgico”.
Infine l’Anpi “auspica un incontro tra l’Amministrazione comunale e le Associazioni Partigiane al fine di risolvere definitivamente la questione.