Cisl, dal “Patto per Brescia” spinta alla ripresa e alla creazione di posti di lavoro

Indispensabile. E’ un aggettivo che non lascia dubbi quello che il gruppo dirigente della Cisl di Brescia scrive nel documento conclusivo della riunione in cui si è fatto il punto su quello che dovrebbe essere il patto tra sindacati e imprenditori per il rilancio del sistema Brescia.

 

 “Sulla proposta del Patto per Brescia – afferma il documento approvato all’unanimità dal Consiglio generale della Cisl – verificato il prolungarsi di un difficile periodo di crisi sul territorio della nostra provincia, si ritiene indispensabile la sottoscrizione di un accordo territoriale che oltre a creare i presupposti affinché si attivino investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro, ponga come obbiettivo anche l’estensione della contrattazione di secondo livello, stabilendo una cornice di regole condivise anche a quelle aziende” che fino ad oggi non hanno dato corso a questa importantissima novità.

 “In questo senso – prosegue il testo – il Consiglio generale dà mandato alla Segreteria della Cisl di continuare il confronto finalizzato a sottoscrivere un accordo sulle nuove relazioni industriali per il territorio bresciano, con l’obbiettivo di allargare la contrattazione aziendale e territoriale, creare i presupposti per investimenti produttivi sul territorio per creare lavoro e ricchezza da distribuire”.

Il documento conclusivo del Consiglio generale della Cisl bresciana riassume anche quanto emerso nel corso del dibattito sulla piattaforma unitaria ‘fisco e previdenza’, a cominciare dall’apprezzamento per la ripresa di un’attività sindacale unitaria: “una proposta condivisa di riforma del fisco finalizzata al recupero dell’evasione fiscale e a stabilire un fisco più equo a favore di lavoratori, pensionati e loro famiglie che da sempre rappresentano l’assoluta maggioranza di coloro che pagano”.

 “Sul tema della previdenza – precisa il testo approvato dal gruppo dirigente della Cisl bresciana – si sottolinea come la riforma Fornero sia servita a fare cassa a esclusivo carico di lavoratori dipendenti e pensionati. E’ necessario intervenire modificandola a partire dalla definizione di un sistema flessibile di uscita dal lavoro senza le eccessive penalizzazioni oggi previste”.

 “Il Consiglio generale della Cisl di Brescia – conclude il documento – ritiene che la campagna di assemblee, concordate a livello nazionale da Cisl Cgil Uil, debba trovare un percorso condiviso anche a Brescia con regole concordate su tempi di interventi e con modalità che non ripropongano le difficoltà che si sono vissute durante le assemblee unitarie sulla rappresentanza”.

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Redazione BsNews.it

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