Prove tecniche di riconciliazione. Potrebbe essere questo il sottotitolo della mediazione che il Comune di Brescia sta cercando di mettere in pratica tra le esigenze legittime dei proprietari dei locali (e dei loro clienti) e quelle, altrettanto sacrosante, dei residenti in centro storico. In che modo? Differenziando l’orario di stop alla musica dal vivo lungo tutta l’estate, dal 7 giugno sino al 30 settembre.
Nella riunione di ieri convocata dalla Loggia, alla presenza dei commercianti, delle associazioni di categoria e dei comitati del Centro Storico, il sindaco e l’assessore Muchetti hanno rivelato che la musica dovrà terminare ad orari differenti in base all’ubicazione del locale e al tipo di concerto. Alcuni esempi: se in via Gasparo da Salò e in piazzale Arnaldo i concerti potranno terminare addirittura alle 23:30, l’orario di fine in piazza Paolo VI dovrà essere al massimo alle 23, e al Carmine (dove per oggi era in programma una clamorosa protesta, non confermata a causa della convocazione del tavolo di concertazione), la zona più problematica, alle 22:30. Basterà a placare le ire dei residenti?
(a.c.)
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